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120 ESEMPI E DETTI MORALI

II.


O donna tu dirai al tuo marito: — Io voglio una cioppa in tal modo: io la voglio fatta come quella de la tale, che la trascina cotanto per terra. — Oltre, e tu l’abbi. — Hàla? — Sí. — E tu vedi ine a pochi dí che per lo tanto panno t’aggrava sí, che ella ti fa dolere le spalle, e dici: — Io non la posso portare; — e per questo t’incresce, e non la porti piú, e tu la fai ine a un tempo racconciare a nuova usanza e anco poco ti basta, ché tu non te ne contenti. Simile fa anco quello giovano che dice: — Io non mi contento di pigliar donna; e se pure io venisse a pigliarla, io la voglio bella. — Oltre: Dimmi chi ti piacerebbe? — Io vorrei la tale. Ed oltre; e tu l’abbi. Se contento? — No. — O che vorresti? — Vorrei anco altro. — O che? — Io vorrei vi vare splendidamente: io vorrei de’ cibi dilicati: vorrei starne, fagiani, pernici, capponi ed ogni buona carne. — Or oltre, e tu l’abbi: mancati altro? — Oh, mo’ io vorrei da bere perfettissimi vini, sai di quello da Maciareto, e fornirmene in abondanza: ogni volta pigliarne una corpacciata. — Or oltre:— Tòllene quanto tu vuoi. — Quando tu se’ pieno, e tu dici: — Non piú bombo, e che mai non ti vedi contento! L’altro dice: — Io vorrei da dormire molto bene e con buon letto di piuma, con bellissimi panni sul letto. — Oltre, abbili: se’ contento? — Mai no. — Anco voglio altro. — Che vuoi? — Io voglio de’ vestimenti ornati per me, di panno, di scarlatto, di seta, di drappi per èssare tenuto d’assai, — Or oltre: Tòlle. Se’ conten-