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CAPITOLO III.


VALLE SERINA




Alla Gola d’Ambria, ed al Laghetto d’Algua.

Attraversato il paese d’Ambria, a poche centinaia di metri, si ammira la piccola famosa Gola d’Ambria, che viene denominata la piccola Via Mala; la strada continua costeggiando l’Ambria, fra alte roccie quasi perpendicolari. Percorsi due chilometri circa, vedesi a sinistra una elegante costruzione che racchiude una fonte di acqua minerale magnesiaca alcalina naturale, conosciuta, già da molto tempo, sotto il nome di fonte di Bracca, dal nome del comune in cui ha la sua origine. Più avanti, la galleria curva.

Appena oltrepassata la galleria curva, e prima del ponte, vedesi una stretta strada carrozzabile che rimonta a destra. Arrivata al mulino dell’Ambriola (2 km.) cessa di essere carrozzabile e diventa mulattiera. Con dolce pendìo conduce in poco più di mezz’ora a Rigosa, (625 m.), grazioso paesello a mezza costa, donde in circa un’ora si raggiunge Selvino (1000 metri), vastissimo altipiano di lussureggianti praterie ed ora stazione climatica abbastanza frequentata. Conta diverse ville e qualche discreto albergo. Il ritorno si può effettuare comodamente per il Santuario di Pirello-Miragolo, Somendenna, Endenna ed Ambria.

Da Selvino si discende ad Aurano in Valle Seriana (v. Cap. VII).

Passato il ponte e prendendo a sinistra in 10 minuti si raggiunge a

4 km. il poetico e melanconico Lago d’Algua, formatosi pochi anni or sono per la caduta di una immane frana dal monte di Cornalba.

Dopo la visita al lago, è consigliabile a chi non prosegue per Serina, il ritorno pedestre per il paese di

Bracca, che si raggiunge con una salita di 20 minuti. Ivi è degna di visita la chiesa, di costruzione moderna e tenuta con molto decoro. Vi si conservano tele