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— 17 ― Cap. I ― 4

stile del Rinascimento della Cappella Colleoni (v. qui sotto).

Interno. ― Si entra dalla parte S. Sotto a delle tappezzerie trovansi delle vecchie pitture murali, molto avariate di Paxino da Nova.

Nel coro trovansi splendidi stalli eseguiti da Francesco Capo di ferro e da Fra Damiano, entrambi bergamaschi, le intarsiature sono di Lorenzo Lotto.

Trovansi pure in questa chiesa: la tomba del Cardinale Alessandri, morto nel 1319 ad Avignone; un sarcofago antico con baldacchino di epoca moderna; il monumento, eretto nel 1855 in memoria di Donizetti, il celebre maestro di musica nato a Bergamo nel 1848 eseguito da Vincenzo Vela, e di fronte a questo quello a Giovanni Simone Mayr, morto nel 1845, maestro di Donizetti.

Al di sopra della sacristia trovasi il tesoro, che possiede un crocefisso alto metri 1,56 del XIII secolo ed alcuni notevoli nielli.

A lato della chiesa trovasi

la Cappella Colleoni; per visitarla rivolgersi al sacrestano. La sua costruzione risale al principio del Rinascimento. L’interno e molto modificato, e racchiude il monumento di Bartolomeo Colleoni, morto nel 1475, che ne fu il fondatore, opera di Giovanni Antonio Amadeo.

Basso rilievi: al basso: Gesù che porta la Croce, la Crocefissione, e la Deposizione dalla Croce; sui lati: la Flagellazione e la Risurrezione; al di sotto: fregio d’Amorini; al di sopra: l’Annunciazione, la Nascita ed i Magi; in alto: la statua equestre di Colleoni eseguita da un artista tedesco. Di fianco si vede il monumento della sua figlia Medea, molto più piccolo ma elegantissimo. A destra al di sopra dell’altare, buone sculture ed a sinistra: la Sacra Famiglia di Angelica Kaufmann e belle intarsiature abitualmente coperte. Il soffitto è decorato da affreschi del Tiepolo.

A lato della chiesa di Santa Maria sorge

la Cattedrale, ricostruita nel 1689 sul disegno di C. Fontana. Vi si ammira: al I altare di sinistra: una Vergine e santi di Giovanni Battista Moroni e nel coro, una Vergine del Savoldo. Dietro l’altare maggiore: una Vergine, opera di vecchiaia di Giovanni Bellini (1512), comunemente velata.

A lato sorge

il Battistero, costruito nel 1310 da Giovanni da Campione e restaurato nel 1864; si può ammiralo meglio dal corridoio della sacristia.

A pochi passi ad E. della piazza Garibaldi, in via Corserola, trovasi

il Luogo Pio Colleoni, già abitazione di Bartolomeo Colleoni, che nel 1466 lo donò alla città onde crearvi un orfanotrofio. Nel 1889 vi si ridivennero al pien terreno affreschi di Paxino da Nova e d’altri artisti del XV s. Uno rappresenta Colleoni a cavallo. (50 c. 1 lira al guardiano).