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ERRATA

A pagina 416 del primo volume, tra i Versi inediti o poco noti , si trova un sonetto in milanese ( «Quand vedessev un pubblegh fonzionari» ) che io credetti e pubblicai come opera del Berchet, indottovi dal fatto che il marchese Guido Sommi Picenardi ne possiede una copia manoscritta, di mano appunto di lui. Ma ebbi poi ad accorgermi di aver commesso un grave errore, perché quel sonetto è indubbiamente opera di Carlo Porta, tra le poesie del quale fu sempre compreso.

A pagina 143 del presente volume, linea 27, dove si legge: «della sanscrita», si legga «della lingua sanscrita»; a pagina 64, linea 4, il «d» finale si legga: «di»; e a pagina 203, linea 23, invece di «secondando cosi», si legga «secon dando con».