Pagina:Berchet, Giovanni – Scritti critici e letterari, 1912 – BEIC 1754878.djvu/234

XV. Lettera ad una signora milanese gentile si, nobile no. Nel numero 47 del Conciliatore , 11 febbraio 1819. Ristampato dal Cusani.

XVI. Sulla «Sacontala» ossia «L’anello fatale», dramma indiano di Calidasa. Nei numeri 53 e 55 del Conciliatore, 4 e 11 marzo 1819. Ristampato Milano, 1819, dall’editore del Conciliatore, Vincenzo Ferrario, in opuscolo; e riprodotto poi anche dal Cusani.

XVII. [Sulla «Storia della letteratura italiana» del Ginguené ]. Nel numero 61 del Conciliatore , 1 aprile 1819.

XVIII. [ Benedetto Castelli Q. Nel numero 69 del Conciliatore, 29 aprile 1819. Ristampato dal Cusani.

XIX. [ Intorno alla «Servitú presso i popoli antichi e moderni» del Grégoire}. Nel numero 73 del Conciliatore, 13 maggio 1819.

XX. Sopra un manoscritto inedito degli autori del foglio periodico «Il caffè». Nel numero 91 del Conciliatore , 15 luglio 1819. Ristampato dal Cusani (b.

XXL [ Sulla «Filosofia delle scienze» del Jullien ]. Nel numero 92 del Conciliatore, 18 luglio 1819. Ristampato dal Cusani.

XXII. [ Quadro storico della poesia castig liana}. Nei numeri 99 e ni del Conciliatore, 12 agosto e 23 settembre 1819. Ristampato in parte dal Cusani.

XXIII. [Due rapporti ufficiali al governo austriaco}. Pubblicati, di sugli autografi che si conservano nell’Archivio di Stato di Milano, il primo da Cesare Cantú, Il «Conciliatore» e i carbonari (Milano, Treves, 1878, pp. 36-38, nota 1), il secondo da me, in appendice allo scritto su Giovanni Berchet imperiai regio impiegato (nel Giornale storico della letteratura italiana, lvii, 1911, pp. 17-20). Nel ristampare questi due rapporti li rividi sulle trascrizioni dell’autografo fatte da me.

XXIV. [Discorso ai toscani ]. Letto da Giuseppe Massari sulla piazza della Signoria a Firenze, il 27 marzo 1848. Fu riferito dal giornale La patria, di Firenze, del 28 marzo 1848, e dal giornale

(1) Questo scritto è firmato «P. - Grisostomo». Guido Mazzoni ( Ottocento , p. 236) dice che questo «P.» significa «Pellico»; ma il Pellico firmò sempre gli articoli, da lui pubblicati sul Conciliatore , «S. P.». «P» è invece la sigla adottata da Pietro Borsieri, in sostituzione delle iniziali «P. B.», da lui usate nel firmare il Programma del periodico, e della sigla «B.» apposta poi in calce agli articoli pubblicati nei primi numeri (si veda Risieri, Della vita e delle opere di Silvio Pellico, Torino, 189P, 1, 59, 304, e un mio scritto sulla Censura austriaca e il «Conciliatore», nella miscellanea in onore di Rodolfo Renier, che vedrá la luce prossimamente).

G. Berchet, Opere - 11.

16