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l6o SCRITTI CRITICI E LETTERARI

Canna. Le lagrime tue non si convengono, o cara, al momento presente. Fa’ cuore. Ci rivedremo, ci rivedremo ancora. Pon’ mente alla strada innanzi a te, e sieguila. Quando ti sta gonfia la lagrima sotto la bella palpebra, raccogli l’animo tuo e sforzati di frenare l’ impeto primo ch’ella fa per iscoppiare. Nel tuo viaggio su questa terra, ove i sentieri or sono alti or bassi, e ’l sentiero buono rade volte è conosciuto, le orme de’ passi tuoi di necessitá saranno ineguali; ma la virtú ti spignerá innanzi dirittamente.

Anusuya trae in disparte Sacontala, ed abbracciatala: — Ogni cuore — le dice, — ogni cuore, amica mia, in questo sacro asilo pende da te; e il dolore della tua partenza li percuote tutti. Osserva la sciacravaca (0. Senti la compagna sua che lá, mezzo nascosta tra le foglie della ninfea, lo sta chiamando. Ed egli non le risponde; ma, lasciate cascar dal becco le fibre d’un gambo di loto da lui pelato, ti guarda fiso fiso, con una pietá infinita. —

Continuano gli abbracciamenti, i pianti, le savie ammonizioni di Canna a Sacontala. Partita la quale, una malinconia taciturna pon fine all’atto.

ATTO V

Il palazzo reale di Hastinápura.

Dushmanta non si ricorda piú di Sacontala. Riposandosi alcun poco dalle cure dell’ impero, ode una canzone che parla di affezioni dimenticate. L’armonia di quel canto è mesta. Egli diventa mesto; ma non ne sa indovinare la cagione. — E perché dunque mi viene sull’anima tanta malinconia in udire un semplice canto che rammenta i lontani, se davvero non so d’essere diviso da oggetto alcuno dell’amor mio? L’aspetto della bellezza, le melodie soavi inducono talvolta a malinconia gli uomini per altro felici. Chi sa? Forse è una malinconia che proviene in essi da qualche languida memoria di gioie passate; forse è l’ultima traccia di alleanze contratte in una esistenza anteriore. — Siede pensoso ed afflitto. I bramini, inviati a lui da Canna colla sposa, cercano udienza: sono intromessi. Durante la cerimonia del ricevimento Sacontala,

(i) «Sciacravaca», uccello acquatico che gli inglesi chiamano «oca de’ bramini».