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Gli orgogli minuti via tutti all’obblio!
La gloria è de’ forti. Su, forti, per Dio!
dall’ Alpi allo Stretto, da questo a quel mar !
20 Deposte le gare d’un secol disfatto,
confusi in un nome, legati a un sol patto,
sommessi a noi soli giuriam di restar.
Su, Italia! su, in armi! venuto è il tuo di!
dei re congiurati la tresca fini !
Su Italia, novella! su, libera ed una!
Mal abbia chi a vasta, secura fortuna
l’angustia prepone d’anguste cittá!
Sien tutte le fide d’un solo stendardo!
Su, tutti da tutte! mal abbia il codardo,
l’inetto che sogna parzial libertá!
Su, Italia! su, in armi! venuto è il tuo di!
dei re congiurati la tresca fini !
Voi chiusi ne’ borghi, voi sparsi alla villa,
udite le trombe, sentite la squilla
35 che all’armi vi chiama dal vostro comun !
Fratelli, a’ fratelli correte in aiuto!
gridate al Tedesco che guarda sparuto:
L’Italia è concorde: non serve a nessun!