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LE FANTASIE
onde le cupide
mogli m’invocano
caro dei talami
trionfator !
Beviam ! ché il domito
sposo non vigila;
e anco la timida
divezzerò;
lei che il volubile
fianco e le grazie
a’ gai spettacoli
nuova recò.
Poggiato a un candido
sen, non m’assalgano
nenie per l’italo
defunto onor;
ma baci fervidi,
lepide insidie,
deliri, aneliti
e baci ancor.