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VI
IL TROVATORE
Va per la selva bruna
solingo il trovator
domato dal rigor
della fortuna.
5 La faccia sua si bella
la disfiorò il dolor;
la voce del cantor
non è piú quella.
Ardea nel suo segreto;
io e i voti, i lai, l’ardor
alla canzon d’amor
fidò indiscreto.
Dal talamo inaccesso
udillo il suo signor:
15 l’improvido cantor
tradi se stesso.
Pei di del giovinetto
tremò alla donna il cor,
ignara fino allor
20 di tanto affetto.
E supplice al geloso,
ne contenea il furor:
bella del proprio onor
piacque allo sposo..
25 Rise l’ingenua. Blando
l’accarezzò il signor;
ma il gioviti trovator
cacciato è in bando..