Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
Stretto ai lembi il cordiglio tu ’ 1 vedi il suo bigio roccetto vestir, e piangendo agli estremi congedi, ioo dar di mano al bordone e partir. Scese in Asti, alla Sesia, al Ticino, all’Olona, ai sabbioni del Po; venne al Reno, sali P Appennino, per pinete, per ermi vagò. 105 Vide Roma, e su funebri panni la tiara deposta all’ aitar; poi sul sandalo a papa Giovanni l’aurea croce prostrossi a baciar. Giú traverso le lande latine no mosse alacre la lena del piè; e calato alle piagge marine, Dio lodando, in Amalfi risté. Era vedovo il mar de’ suoi venti ; fermo al lido l’egizio nocchier 115 ai mercati del Cairo fiorenti disperando mandava il pensier. Ma propizio soccorse all’anelo il desire dell’uom del Signor; la sua fede parlò su nel cielo, 120 il suo prego vi ottenne favor. Fuora il vento soffiar le vallee: il romeo con l’egizio salpò, che giulivo alle patrie moschee via per l’onde la prora drizzò.