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Ritrosa ella si volge e lo respinge. 225 Oh del! chi mai, chi al guardo le si affaccia! Edevino, Edevino è che l’abbraccia. — Volgi a me, mio bel disio, le tue fulgide pupille, Angelina, idolo mio. 230 Deh cara, volgiti al tuo diletto ! Lasciati stringere, cara, al mio petto. Ecco cessarono 235 le acerbe pene, ecco, amor rendemi a te mio bene. Io te sola ancora adoro; deh ! riposa; e sul mio cor, 240 o mia vita, o mio tesoro, trova pace al tuo dolor. Vivremo amandoci uniti, o bella. Mai da quest’anima 245 sará eh’ io svella la dolce immagine del tuo sembiante. Né fia che tolgati, vergin vezzosa, 250 al fido amante veruna cosa. E porrá fine, cara, cosi un sol sospiro 255 ai nostri di.