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colla corona sul capo. Ritrovato sul campo della battaglia da un soldato inglese il di lui cadavere, ne spiccò il capo dall’ imbusto, e l’ inviò a Londra, ove que’ cittadini, volendo per ischerno dar compimento alla profezia, cintolo d’una picciola corona d’argento, lo conficcarono sovra d’un’asta, onde si pascessero gli occhi tutti di uno spettacolo cosi grato per loro, e fosse lo scopo d’ogni piú vii contumelia, e argomento cosi della barbarie di que’ tempi e di consolazione a noi’ per il confronto co’ nostri piú miti costumi presenti. 9. Cadval. — Cadval, Urien e Modred, principali bardi, vittime della proscrizione di Odoardo. 10. Plinlimnon. — Monte assai grande e rinomato, che appartiene in parte al Montgomery ed in parte alla contea di Cardigan. Alla favorevole posizione tanto di questo monte quanto dello Snowdon devono quelli abitanti la lunga resistenza fatta dai loro padri all’armi romane, agli anglosassoni ed ai normanni. 11. Spiaggia d’ Arvone. — Le spiagge della contea di Caernarvon che stanno rimpetto all’ isola di Anglesey. 12. L’aquila stride. — Non sono straniere le aquile al paese di Galles. Lo Snowdon ne fu sempre frequentato, e la piú alta vetta di questo monte è chiamata anche oggidí il «nido dell’aquila». 13. Severno. — Fiume considerevole, che, nascente alquanto al dissopra di Montgomery, capitale del principato di Galles, va a metter foce in mare vicino a Bristol. Sulla sinistra di questo fiume, non assai lungi da Glocester, evvi il castello di Berkley, nel quale fu orribilmente assassinato Odoardo secondo. Questo imbecille monarca si rese oggetto dell’odio universale per la sua troppa condiscendenza a’ suoi favoriti ed alla orgogliosa sua moglie Isabella di Francia, che per motivi di somma superbia e di sfrenata lascivia lo indusse ad opporsi colla violenza al potere dei baroni, opprimendoli con l’armi e molti mandandone ad ingiusto supplicio. La perfida Isabella, dopo avere cosi rovinati gl’ interessi del consorte, invaghitasi perdutamente di un Mortimero, sotto pretesto di negoziare alte cose, si ridusse col drudo alla corte di Francia. Ivi dichiarossi nimica del suo medesimo marito, ed assistita dalla politica di suo padre Filippo il bello, allora regnante, levò un esercito ed approdò con quello in Inghilterra, ove, essendo molti i malcontenti, presto lo vide crescere ad un numero formidabile. L’iniqua donna e l’adultero Mortimero, cui piú ch’altro agitava un furioso desio di vendicarsi d’antichi oltraggi, marciavano contro Londra alla testa di queste truppe, segnando di un delitto ogni passo, e mettendo a morte senza formalitá di giudizio chiunque veniva dai loro capricci proscritto. D’altra parte Odoardo, circondato da pochi partigiani, non potendo far fronte alle superiori forze della nimica consorte, dovette abbandonarsi alla fuga. Ma tutto congiurava a suo danno, e i venti istessi mentre navigava per l’Irlanda lo respinsero in braccio a’ suoi avversari. Egli, deposto dal trono,