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XLVII
TRISTANO E ISOTTA
Herido está don Tristan...
Cane, de romances (Anvers, 1555).
Don Tristano egli è ferito
di lanciata molto ria:
la die’ a lui suo zio, il re Marco,
la die’ a lui per gelosia.
Don Tristano è sul suo letto:
egli ha dentro il ferro ancora,
tutto dentro la persona:
sol tentenna l’asta fuora.
Viene a lui regina Isotta
per sua gran mala ventura.
Si congiungon bocca a bocca
quanto a dir la messa dura.
Piange l’uno, piange l’altro;
bagnan, bagnan tutto il letto:
e li nasce un arboscello;
giglio bianco quel vien detto.
Qual sia donna che ne mangi
riman grossa a dirittura.
Ne mangiò regina Isotta
per sua gran mala ventura.