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264 VECCHIE ROMANZE SPAGNUOLE
Giá scavalca al baciamano,
giá Rodrigo li s’ inchina.
Al piegar delle ginocchia,
• fuor lo stocco egli sguaina.
65 II re, vistolo in quell’atto,
di quell’atto spaventò;
e diceagli con la voce
d’uom che forte si alterò:
— Via, Rodrigo ! indietro, indietro
70 via, tu diavol ! via a ogni patto !
la tua faccia è faccia d’uomo,
l’opre tue di leon matto! —
E Rodrigo, che l’udiva,
va al cavallo e salta in sella.
75 Poi con voce risentita
contra il re cosi favella:
— Io non tengomi onorato
del baciar la mano a un re:
che baciassela mio padre,
80 tengol scorno fatto a me. —
E fuor tosto di palazzo
piglia strada; ed a raccolta
dietro a lui tutt’ i trecento
gentiluomini dan volta.
85 Se ognun venne ben vestito,
meglio armato se n’andò:
se su mula venian tutti,
su cavallo ognun tornò.