Pagina:Berchet, Giovanni – Poesie, 1911 – BEIC 1754029.djvu/206

(1)
che nel
VECCHIE ROMANZE SPAGNUOLE
Inforcata ben la sella,
ver’ la piazza ei se ne giva.
Colá vede una quintana
presso al fiume, proprio in riva;
e armeggianti di carriera
far lá molti di sé mostra.
Corron gli uni, corron gli altri :
niun che corra ben la giostra.
Finalmente un cavaliero
si fa innanzi a porsi in gara,
cavaliero burevino,
un del pian lá inver’ Lozara M.
Alvar Sanchez è il suo nome;
è un cugin della novizza:
bigordando alla quintana,
volteggiò dentro la lizza.
Buona l’asta al «saracino»
vibrò dentro e lo squarciò.
Nel mirar quella bravura
donna Lambra tripudiò.
Del piacer che n’ha sentito
die’ in un grido, e li a dir prese:
— Donne, amate! amate, o donne,
ciascheduna in suo paese !
ché vai meglio un burevino,
un del pian lá inver’ Lozara,
che né quattro, tutt’ insieme,
cavalier di casa Lara ! —
Gonzaletto, che l’ha udito,
sprona lesto alla quintana:
ritto in sella, le dá un colpo
tal che in terra giú la spiana.
Mi sono fatto lecito di sostituire il piano di Lozara a quello di Cordova,
testo parmi fuor di proposito aifatto.