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XXII
LA DISCOLPA
Rosa fresca, rosa fresca...
Cane, de rontances (Anvers, 1555).
— Rosa fresca, rosa fresca,
tutta bella, tutta amor!
quando io v’ebbi in tra le braccia,
non sapea servirvi allor.
5 Or eh’ io si vi serviria,
non vi posso aver per mia.
— Io non giá, ma colpa voi,
voi n’avete, amico bello.
Mi mandaste un letterino
io con un vostro damigello.
E in iscambio d’imbasciata
ei mi tenne altro sermone:
ch’eravatevi ammogliato
nelle terre di Leone;
15 che la moglie era vezzosa,
e i bambini giglio e rosa.
— Chi vi die’ queste novelle,
veritier non ve le die’.
Mai, signora, né in Castiglia
20 né in Leon ho messo piè,
se non quando er’io fanciullo,
che d’amor non sapea un frullo.