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VECCHIE ROMANZE SPAGNUOLE
— Pel servir che io feci a voi
mel dovreste liberar!
Se vi basta fior memoria,
fate almen di rammentar
com’ io accorsi a Benavente
quando i mori vi assalir,
quando stretto lá d’assedio
vi trovai presso a perir;
e correndo i regni vostri
la gran gente del re Orese,
io fui lá nella battaglia,
io fui quel che vi difese.
— Chiedi — allor voi mi diceste,
chiedi un dono qual tu ’l vuoi. —
Io vi chiesi il padre mio:
prometteste darmel voi.
E la guerra col Pagano
rammentar dovreste ancora,
quando Asman piantò le tende,
campeggiandovi Zamora.
Quel ch’io fei per trarvi in salvo
voi ’l sapete, voi, signor.
Lá, nel caldo del conflitto,
e all’uscirne vincitor,
voi di darmel pure il conte,
si, di darlo il padre a me,
sciolto, liber, vivo e sano,
voi impegnastemi la fé.
E altresi quando altra volta
còlto lá tra fiume e terra;
lá, sull’Orbio, addosso i mori
d’ogni parte vi fean serra,
vi fean pugna, che il camparne
fu miraeoi: lá, in quel punto,
quando in ore voi di morte
vi stavate, eccomi giunto.