Pagina:Berchet, Giovanni – Poesie, 1911 – BEIC 1754029.djvu/180

l86 VECCHIE ROMANZE SPAGNUOLE
Imperò Dio prego e santa
no Maria Vergine del par,
che vi mettan presto in cuore
di volermel liberar.
Né io lasciar non vo’ di meno
di servire a voi tuttor. —
115 II re poi, con tutto questo,
gli portava immenso amor,
e di lui piú si appagava
tanto quanto piú ’l vedea;
onde poi Bernardo sempre
120 come figlio al re parea.
ROMANZA QUARTA
No tiene heredero alguno...
Cane, de Sepulveda (Anvers, 1566).
Non ha erede il casto Alfonso,
e invia messi in Francia a Carlo,
messi occulti, a dir che venga
contra i mori ad aiutarlo;
125 ch’ei testando, in lascio a lui
daria il regno di Leone.
Come Carlo udi l’invito,
al venir fe’ provvisione.
Trasse insieme una grand’oste
130 e Rolando fra i piú chiari,
e tant’ altri cavalieri
cui dan titolo di «pari».
Tosto i grandi contro Alfonso
fan querele, fan richiami :
la parola ch’egli ha data
o ritratti, o dai reami