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XIII
IL FINTO PALMIERE
De Merida sale el paimero...
Cane, de romances (Anvers, 1555).
Da Merida usci il palmiere,
da Merida e dal paese.
Scalzo i piè, con l’unghie a sangue,
tira via, mal in arnese.
5 Un reai (*) la sua schiavina,
se la vende, non varrá;
bensí un’altra n’ha disotto
che vai quanto una cittá:
mai né a re né a imperatore
io una egual non ne toccò.
Difilato inver’ Parigi
la sua strada ei seguitò.
Né d’ospizio fa domanda,
né tampoco d’osteria:
15 fa domanda di re Carlo,
de’ palazzi ov’egli sia.
V’ è un portier che tien la porta;
e il palmiere a dir gli va:
— O portier, vorrestu dirmi
20 di re Carlo, ov’egli sta? —
Il portier gli dá un’occhiata,
e trasecola in pensarlo:
un romeo si poverello
girne in chiesta di re Carlo!
(1) «Reale», picciola moneta, come a dire un mezzo paolo.