Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
IL PADRE DI DON BELTRANO
Mena il braccio affaticato
tanti morti a travoltar;
mai non trova quel ch’ei cerca,
mai né un segno può trovar.
Visto avea tutt’i francesi,
ma non visto don Beltran.
Malediva tra sé il vino,
malediva tra sé il pan
(non giá intende il pan cristiano:
quel de’ mori intender vuol);
malediva l’arbor nato
in campagna tutto sol,
perché li gli augei del cielo
tutti vengono a seder,
né di ramo né di fronda
mai noi lasciano goder.
Malediva il cavaliero
che soletto se ne vien,
che cavalca senza paggio,
senza paggio al palafreni
se gli casca mai la lancia,
chi raccolgala non v’ è;
né, se cascagli lo sprone,
chi rileghilo al suo piè.
Malediva anco la donna
che un sol figlio al mondo dá;
se il nemico gliel fa morto,
chi gliel vendichi non ha.
A uno stretto di montagna,
fuor venendo d’un sabbion,
vide un moro in sentinella
lungo i merli a un torrion.
Gli parlò il parlar d’Arabia,
come quei che ben lo sa.
— Deh, per Dio ti prego, o moro,
deh, mi di’ una veritá!