Pagina:Berchet, Giovanni – Poesie, 1911 – BEIC 1754029.djvu/139

Giá sen parte il carceriere;
giá sen parte, sen va via.
Giungea presso alla quintana;
con P infante conferia.
— Qui vi reco una novella:
or vogliatela sentir.
Quel prigion, sapete voi?
quel prigione m’ebbe a dir
che, se dessergli il cavallo
ch’ei solea giá cavalcar,
e gli dessero la lancia,
quella ch’ei solea portar,
e gli desser l’armadura
che la solita sua fu,
quest’ altissima quintana
ei faria di buttar giú. —
Marlotese, come ha udito,
trar di career fa il prigione,
per vederlo sul cavallo
se terrebbesi in arcione.
Manda in cerca del cavallo
che è ornai bestia vetturina;
son sett’anni che someggia
a vettura di calcina.
L’ han trovato, e gliel ridanno:
l’armi sue gli son vestite,
l’armi sue che tutte quante
van muffate, irrugginite.
Marlotese, che l’adocchia,
rompe in ghigni e gli fa scherni.
— Suvvia ! — dice — alla quintana
dunque vada e la prosterni ! —
Le va contro don Guarino;
menò a furia un colpo solo:
fracassolla, e piú che mezza
rovescion la getta al suolo.