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VECCHIE ROMANZE SPAGNUOLE
Montesino, che l’udia,
gli occhi al padre sollevò;
ginocchioni li per terra,
a pregarlo incominciò
che gli desse allor licenza;
ché a Parigi ei se n’andrá;
ché del re vuol porsi a soldo,
se assoldarlo degnerá;
ché cercar vuol di Tomilla,
del nemico suo mortai:
vuol cercarlo, vuol vendetta
tór dell’uomo disleal.
— Se il re assoldami, vendetta
d’ogni cosa io vi farò. —
E nell’atto de’ congedi
si fe’ al padre, e il supplicò:
— Quella mesta di mia madre
tu consola, falle cuor.
Per me dille eh’ io vo in cerca
di Tomilla, il traditor.
ROMANZA QUARTA
Va se parte Montesínos.
Tortojada, Floresta, ecc. (Madrid, 1713).
Giá è partito, giá in Parigi
Montesino mette piè,
giá alle porte ha domandato
chi gli additi ove sia il re.
Quanti ascoltan quel ch’ei dice,
lo comincian a sbeffar:
lui veggendo mal vestito,
pazzo tengonlo o giullar.