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VECCHIE ROMANZE SPAGNUOLE
Passan giorni, vengon giorni;
tutti li fan santa vita.
Quindici anni son che il conte
di li mai non fe’ partita.
Molto il conte faticando
fu maestro ad insegnar
al suo figlio Montesino
tutta l’arte militar;
com’egli abbia a giocar d’armi,
come ha onor persona brava.
E quei fea d’imitar l’ire
a cui il padre l’addestrava.
Come legga, come scriva,
tutto infine il suo sapere
gl’ insegnò, e giocare a scacchi,
e conciare uno sparviere.
Un bel giugno, ai ventiquattro,
ch’era il di di san Giovan,
passeggiando padre e figlio
fuor dell’eremo sen van.
Dietro il figlio, innanzi il padre
sali un’erta sommitá.
Di lassú lontan Parigi
ei vedea, la gran cittá.
Per man tolto il figliuol suo
fiere cose pigliò a dir;
e fea pianti, e fea singhiozzi,
e affannava tra i sospir.