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libro primo - capitolo viii 87


vivente eziamdio il vescovo; quasi che in tutte l’altre antecedenti promozioni il chierico fusse stato sempre in aspettazione e per accidenti vari non se ne fusse poi veduto seguire l’effetto.

Monsignor Bastone era nato di buona famiglia nella terra di Bosco paese di Pio quinto, col quale esso Bastone ancora aveva qualche congiunzione di parentela. Godeva egli molti anni prima il vescovato di Pavia, che è uno de’ piú nobili che siano nello stato di Milano, e aveva sempre governata molto bene quella chiesa. Nel mio arrivo egli era di fresco tornato di Spagna dove il papa l’aveva spedito nunzio straordinario a congratularsi con Filippo terzo del suo matrimonio seguito in Ferrara con l’arciduchessa Margarita, come fu raccontato di sopra; onde per questo e per altri precedenti impieghi esso Bastone era in molta stima appresso la corte. Venivagli nondimeno opposto ch’egli fosse poco destro e poco maneggiabile, e che in materie difficili potesse piú rompere che radrizzare i negozi. Fu poi mandato da Paolo quinto per nunzio a Napoli, dove poi morí senza che fusse in aspettazione di cose maggiori.

Dotato all’incontro e di gran desteritá e di gran pieghevolezza, e d’ogni altra parte migliore per trattar negozi, era monsignor Graziani vescovo d’Amelia. Nella segretaria toscana e latina egli era grandemente stimato. In questa seconda lingua aveva composto l’istoria di Cipro in occasione della perdita che ne aveva fatta la republica di Venezia, e con tanta approvazione di tutti i piú rigidi censori in tal genere di componimenti che non poteva esser stata maggiore. Non molto prima egli era tornato dalla nunziatura di Venezia, nel quale impiego aveva conseguita e per la parte di Roma ogni lode e per quella di Venezia ogni applauso. Prelato che sarebbe stato degno di sostenere una segretaria pontificia nelle corrispondenze de’ prencipi, e degno insieme di riportarne poi cosí il premio come egli nell’esercitarla ne avrebbe mostrato a pieno il talento.

Monsignor Burgi nato in Modigliana, terra vicino al Borgo di san Sepolcro, della quale cittá egli era poi divenuto vescovo,