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60 delle memorie


Ma sopramodo vantaggiose erano le prerogative che risplendevano nel cardinale Odoardo Farnese, promosso a quel grado da Gregorio decimo quarto e che seguiva dopo Colonna. Quelle ricchezze, che in tanti modi e per le vie ecclesiastiche e per le temporali aveva goduto e godeva la casa sua, rendevano sommamente riguardevoli le sue proprie, in modo che non potevano essere quasi maggiori nella corte di Roma in favore della sua persona i vantaggi. Abitava egli nel regio farnesiano palazzo. Godeva fuori di Roma l’altro non meno regio di Caprarola, e gareggiando col zio cardinale in mostrare il suo affetto verso la religione de’ gesuiti, sí come quegli avea fabricato un nobilissimo tempio, cosí da lui si aggiungeva al tempio proporzionata decentissima abitazione, ch’egli prima di morire vidde poi intieramente finita. Mille altre delizie pur dentro e fuori di Roma erano possedute dalla sua casa, ch’egli poteva applicare secondo i tempi nella sua persona. Ma ad ogni modo una influenza tanto grande di profani vantaggi non aveva mai in lui profanati i costumi. Trattavasi alla grande secolarmente per l’una parte, ed insieme con tali ecclesiastiche azioni per l’altra che non poteva farne uscire un migliore e piú proporzionato temperamento. Era cardinale di nobil presenza, e nel labro di sotto che gli usciva molto rilevato all’austriaca rappresentava in particolare l’ava materna sua Margherita. Giudicavasi che egli amasse troppo la retiratezza alle volte. E benché si mostrasse molto piú communicabile che non era il fratello duca Ranuccio, nondimeno appariva sí cupo ancor’egli ne’ sensi che perciò faceva pur’anco dubitare alle volte se egli gli avesse piú simili o dissimili a quei del fratello. Nel rimanente gran cardinale, come egli poi si mostrò in tutto il corso di sua vita, degno d’aver avuto per suo gran bisavo il pontefice Paolo terzo, degno nepote del grand’Alessandro cardinale suo zio, e degno figliuolo del grande e famoso guerriero Alessandro suo padre.

Fra cardinali di tanto strepito riteneva luogo molto onorevole ancora il cardinale Antonio Facchinetti, ch’era stato nepote di papa Innocenzio nono. Quel pontificato di due soli