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e bontá; e che portato dal merito fu eletto pochi anni dopo uno de’ procuratori, come si chiamano, di san Marco»;

 ed. Amsterdam: «Era casa paterna quella dove egli abitava, ed a punto il padre era podestá di quella cittá; il sopradetto Giovanni suo padre portato dal suo gran merito fu eletto pochi anni dopo uno de’ procuratori di san Marco»;

p. 30: ed. Venezia: «o gioconde e soavi memorie di quella stanza dove non si udiva lo strepito né si provava la finzione della corte, dove non avevano luogo né il riso falso né l’amor finto né l’odio vero nè l’invidia maligna né l’ambizione inquieta né il tradimento insidioso né l’adulazione sfacciata né il favore arrogante nè quel vano splendore o piú tosto dannabile gusto dal quale insieme con tante altre miserie (nel piú commun senso del volgo riputate felicitá) viene resa in tutte le corti sí amara la vita ordinariamente!»

 ed. Amsterdam: «o giocondo me di quella stanza dove mai non s’ode lo strepito né si prova l’infezione della corte, dove non hanno luogo né il riso falso né l’amor finto né l’odio vero né l’invidia maligna né l’ambizione inquieta né il tradimento invidioso né l’adulazione sfacciata né il favore arrogante né quel meno splendore o piú tosto dannabile lusso dal quale insieme con tante altre miserie (nel piú commune senso del volgo riputate felicitá) viene resa in tutte le corti sí amata la vita ordinariamente!»

Quest’ultimo passo, in vero, non abbiamo tanto riportato per la breve lacuna che ancor si nota nell’edizione di Amsterdam, quanto perché proprio dal confronto anche qui dell’una e dell’altra edizione ci sembra che venga confermato ciò che abbiamo giá notato a proposito di esse, e cioè, la maggiore esattezza e compiutezza, specialmente nella prima parte, della veneziana, la quale però, pur presentandosi piú accurata dell’altra, non manca di errori dovuti, almeno alcuni, piú probabilmente ad errate interpretazioni del tipografo, come ci sembra evidente per quel «gusto» invece di «lusso» che è nell’edizione di Amsterdam; la quale a sua volta con quell’«amata» invece di «amara» altera o meglio capovolge pienamente l’espressione del Bentivoglio.

Tal volta ci è possibile invece colmare lacune della veneziana con l’aiuto dell’edizione di Amsterdam; ad esempio, nel libro secondo capitolo quinto (p. 169) ove nell’edizione veneziana manca in un punto: «potuto sperare la sua casa di conservarla? non averebbe» ed in un altro (p. 174): «per unirsi con lui». Ed una lunghissima lacuna troviamo poi nell’edizione veneziana nel libro primo capitolo sesto (p. 51) da «che non aveva potuto farlo appa-