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dai carteggi domestici 419


cosa alcuna di nuovo, non sarò piú lungo con questa dopo averle dato conto della salute del cavaliero e mia. E resto baciandogli affettuosamente le mani.

P.S. — Questo carnovale non abbiamo avuto altro trattenimento che di una festa che si fece lunedí in corte alla presenza di questi principi. Comparvero alcune dame della signora infanta con invenzioni e fecero poi un balletto che riuscí molto bello, con diversitá di musica, d’instromenti e di voci.

[Senza data.]

III

Alla signora marchesa Bentivoglio, — Ferrara.

Due lettere di Vostra signoria illustrissima ho ricevute questa settimana, una delle quali deve esser quella che mi mancò l’ordinario passato. Dall’una e dall’altra ho preso grandissimo piacere, e particolarmente della dimostrazione della cittá verso il signor Enzio nella sua elezione per ambasciatore a Roma. Me ne rallegro con Vostra signoria illustrissima e starò aspettando la resoluzione che si piglierá intorno al trasportar la casa a Roma, e come e quando si penserá di far ciò, con avviso di tutto quel piú che possa occorrere di nuovo intorno alle cose nostre. Del negozio del molino mi dá buone nuove il signor Enzio, e tale che ne sperava la spedizione conforme al desiderio ed al bisogno nostro, come credo che ne abbia scritto a Vostra signoria illustrissima ancora. Piaccia a Dio benedetto che ne vediamo l’effetto. Io sto tuttavia con salute, come fa anche il cavaliero al quale ho communicato le lettere di Vostra signoria illustrissima. Ho avuto la cedola de’ 2000 filippi mandatami dal Magnanimo, ma essendo questa la paga di natale, bisogna pensare per l’altra, avend’io speso questo danaro prima che mi capitasse.