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396 lettere familiari


in un sito eminente, ha giardini ha boschi ha pianure e colline; e questa sorte di scena non può esser piú bella perché non può esser piú varia, offerendosi agli occhi ora tutte queste cose insieme ed ora ciascuna a parte con tal diletto che la vista medesima alle volte resta confusa non sapendo in qual modo piú dilettarsi. A tante vaghezze ne manca una sola, ch’è l’acqua. Se questo luogo avesse fontane sarebbe forse il piú delizioso di Francia, e potrebbe quasi superar San Germano, casa del re ch’è qui appresso una lega. Ho veduto anche San Germano con quest’occasione. Il sito è in collina, e veramente non può esser piú bello. Ha particolarmente di regio alcune discese grandissime di scale balaustrate, ch’in doppio ordine maestosamente spiccandosi dal palazzo calan giú per lunghissimo tratto sin quasi al par della Senna, la quale ivi sotto nel piano con lenta fuga va poi dolcemente serpendo e con molti giri il suo corso dolcemente ancora incontrando. Non si possono imaginare insomma paesi piú ameni di questi. Né qui sono le colline, come da noi, erte scoscese ed orride in molte parti, e se pur vestite, vestite d’un verde squalido e semivivo. Ma queste verdeggianti colline di Francia ritenendo quel color vivo di primavera tutto il tempo che stanno verdi, s’alzano soavemente, ed hanno tramezzate campagne immense ch’ondeggian con la medesima soavitá; onde le viste son tali che molte volte l’occhio non le può seguitare, e l’una riesce piú vaga e piú desiderabil sempre dell’altra. In questo luogo del signor Cardinal di Retz io mi son trattenuto sei giorni. Avrei voluto fermarmici un poco piú, ma è giunto l’ordinario di Roma che mi richiama dimani a Parigi per cacciarmi forse nuovamente di lá e farmi trasferire alla corte a Monseò, luogo pur’anche bellissimo per la qualitá del sito de’ giardini e degli edifizi. Da Monseò, tornata che sia la corte a Parigi, potrebbe forse andar poi il re a Fontanableò, casa la maggiore ch’abbiano i re di Francia in campagna, ma senza vista perché è situata in un grandissimo bosco tutto piano e tutto popolato da un numero infinito di cervi, ch’è la caccia piú familiare de’ re. Questi tre luoghi di campagna, ciò è, Fontanableò