Pagina:Bentivoglio, Guido – Memorie e lettere, 1934 – BEIC 1753078.djvu/376

370 la nunziatura di parigi


XLVIII

Aspirazione del Bentivoglio alla comprotezione di Francia
presso la corte pontificia.

Da che in Roma si seppe che il cardinale Orsino aveva lasciata la comprotezione di Francia, il marchese mio fratello considerando piú gl’interessi di Vostra signoria illustrissima che i miei propri, cominciò a scrivermi che questo sarebbe stato un carico da procurare che cadesse nella mia persona. Per una lettera sua che doveva essermi resa da Marsigliac egli mi fece la prima apertura di ciò, e poi con due altre piú fresche me n’ha continuati i motivi, dicendomi che questo era negozio di tanto interesse di Vostra signoria illustrissima, e che il Cardinal Campori lo giudicava anch’egli in maniera tale, che succedendo la mia promozione al cardinalato come speravano, Vostra signoria illustrissima medesima per il cameriere da mandarsi con le lettere mi farebbe instanza d’attendere a queste pratiche; e finalmente poi con la spedizione del corriere inviato con la nuova d’esser io stato promosso, il medesimo marchese mio fratello, con termini piú efficaci anche di prima, e con la considerazione pur principalmente dell’interesse di Vostra signoria, ha continuato a replicarmi ristesse cose.

Al medesimo tempo, e credo l’istesso giorno della nuova arrivata qua della promozione, arrivò similmente Marsigliac ed una persona del marchese di Couré, ed hanno fatte subito varie proposte in questa materia della comprotezione, come dirò piú pienamente di sotto, ed è stata pur all’istesso tempo di spontaneo motivo del re e del duca di Luines in segretezza straordinaria, per via del padre Arnoldo confessore di Sua Maestá e del detto duca, offerta a me la comprotezione. Intorno alla quale offerta, avendo io considerato i motivi di mio fratello e gli altri rispetti ch’anderò esponendo qui sotto, ho stimato di dover accettarla, ma sotto il beneplacito e pieno