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320 la nunziatura di parigi


fra noi i complimenti soliti, e procurerò di qui inanzi d’avere con loro quella corrispondenza che piú possa giovare alle cose di questo carico. Ho visitato ancora questi prencipi che son venuti alla corte, se ben da Nevers fui visitato prima con segni veramente di gran rispetto verso di Nostro Signore e Vostra signoria illustrissima. È venuto parimente a vedermi il gran scudiere. Credesi che egli sia per essere molto in favore appresso il re, mostrandoglisi molto inclinato Sua Maestá ed essendo egli cavalier di merito grande.

Di Parigi, li 9 maggio 1617.

XII

Falsa voce di progettata richiesta d’udienza al re
a favore della regina madre.

Qualche di prima che la regina madre partisse, fu divulgato che i prelati del clero, che son qui in Parigi, dovessero domandar audienza al re e parlare a Sua Maestá in favore della regina, affinché si riconciliassero insieme. Fu detto che il Cardinal di Perona doveva portare la parola, e che in questa pratica io aveva avuto gran parte. Il signor di Luines, quasi in nome del re, mi fece parlar di ciò dal signor di Bonulio introduttor degli ambasciadori, per certificarsi meglio della veritá. Io gli dissi che non avevo avuto notizia alcuna (come era vero) di simil pratica, il sospetto della quale è poi anche del tutto svanito. Il re ne averebbe avuto disgusto, e non è dubio, e sarebbe riuscita infruttuosa. Ma qualche ugonotto o qualche falso cattolico n’avranno ordita l’invenzione e sparsa la voce.

Di Parigi, li 9 maggio 1617.