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312 la nunziatura di parigi


alle finanze il presidente Giannino e alla cura dei sigilli il signor da Vaer, e s’intende che Sillery sará capo del consiglio. Barbin fu ritenuto preso, come anco la marescialla d’Ancre nel Lovre stesso, e le furon levate le gioie e le chiavi di tutti i forzieri e scrigni, e si crede che sia per formarsi processo contro di lei e contro il marito, cosí morto com’è. Il suo cadavero fu lasciato nel Lovre quasi tutto il giorno al publico spettacolo ed agli obbrobri del popolo, che vi concorse in gran numero, e poi fu sepolto di notte. Ma questa mattina fu dissotterrato dal popolo che lo strascinò per Parigi, e poi l’impiccò per i piedi sul ponte nuovo, e un’altra volta lo tornò a strascinare per tutti i luoghi piú frequentati, e finalmente lo tagliò in minutissimi pezzi portandoli in varie parti e facendone come un trionfo. L’odio è stato sí grande che s’è convertito in barbarie. Si sono fatte allegrezze publiche del caso, e tutto Parigi n’è andato in festa. Il signor di Vitry ha avuto il maresciallato ch’aveva Ancre, e il signor di Luines, favorito del re, l’officio di primo gentiluomo della camera di Sua Maestá, che pur anche aveva il medesimo Ancre. Il cavalier di Vandomo ha avuto l’abbazia di Marmotier, e si crede che sará dato a qualch’altro l’arcivescovato di Tours.

E per fine, di Parigi, li 25 aprile 1617.

IV

Manifestazioni d’ossequio e di fedeltá di nobili al re.
Condizioni della regina madre.


Sillery è poi stato fatto capo del consiglio. Il duca di Longavilla è qui, ed Umena ha mandato un suo nipote a far sapere al re che fará subito quanto dal re gli sará comandato ed ordinato: onde anch’egli s’aspetta di giorno in giorno; e gli altri prencipi anch’essi di mano in mano anderan comparendo.