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266 relazione della fuga in francia


presa altra piú breve strada, aveva fatta venir la principessa sua moglie a Brusselles per trattenersi ivi appresso della sorella sino ad altra risoluzione. Aveva la principessa di Condé allora sedici anni, e parve a giudizio comune che la sua bellezza corrispondesse alla relazione che n’aveva portata inanzi la fama. Era bianchissima, piena di grazia negli occhi e nel volto; piena di vezzi nel parlare ed in ogni suo gesto, e tutta naturalmente si commendava per se medesima la sua bellezza, perché non l’aiutava alcun donnesco artifizio. Tornarono poco dopo l’arciduca e l’infanta a Brusselles. Dall’arciduca fu visitata subito la principessa, e dall’infanta le furono fatte molte cortesi offerte. Intanto di quel ch’era succeduto nelle cose di Condé a Marimonte con l’arciduca, avevano avuto notizia i ministri spagnuoli piú principali ch’allora non s’eran trovati appresso la sua persona. Avevano essi giudicata poco generosa risoluzione quella che l’arciduca aveva pigliata, e nell’escluder di Fiandra Condé e nel mostrar di volere attribuir tanto alla sodisfazione del re di Francia. Ma sopra tutti se n’era commosso il marchese Spinola, per le cui mani principalmente passavano in Fiandra le cose del re di Spagna, e mostrava egli di non poter tolerare che l’arciduca si fosse lasciata fuggire sí bella occasione di trar qualche frutto da’ travagli del re di Francia.

Con troppa facilitá — diceva egli — aver l’arciduca temuto, che solo per assicurar Condé in Fiandra, avesse il re di Francia a muover l’armi contro di lui. Non esser far guerra a’ cervi nelle foreste di Francia il farla con gli eserciti armati in campagna aperta, come sapeva il re meglio d’ogni altro. Dunque, essersi dovuto giudicare piú tosto, che in luogo di romper la guerra, egli fosse stato per tentar col negozio di riavere Condé in Francia, e di veder restituita alle sue speranze la principessa. Anzi, essersi dovuto credere che se fosse stato assicurato in Fiandra Condé, la pratica della sua riconciliazione avrebbe potuto generar molti profittevoli effetti, cosi nel render piú facili i matrimoni scambievoli de’ quali fra le due corone s’era di giá fatta piú d’una apertura, come in