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libro secondo - capitolo vi 203


la direzione principale di questo interesse e ch’egli affermava constantemente che dal re si desiderava la pace, da lui perciò si doveva fare ogni sforzo per tirare il duca ne’ sensi regi, e dalla sua inclinazione alla guerra condurlo in ogni modo all’effettuazione della pace. Tutto ciò disse il legato al Fuentes con libere ed affettuose parole. Soggiunse poi con la medesima libertá che in somma la pace non si poteva né trattar né concludere se non per via degli accennati due partiti, o della restituzione o del cambio, e ch’egli dovendo seguitare il viaggio voleva in ogni modo portar seco l’ultime risoluzioni che dal duca o dal conte si pigliarebbero sopra l’uno o l’altro di essi partiti; che pensasse bene prima esso conte a quel che voleva o poteva fare in nome del re, perché quando per alcuna tacita e non penetrabile cagione dalla parte di Spagna s’inclinasse alla guerra, il papa finalmente non avrebbe piú oltre continuato a procurare la pace in dispetto, per cosí dire, del re stesso, ma gli bastarebbe d’aver fatto tutto quello che per servizio publico apparteneva al supremo pastorale suo officio nella presente occasione, come aveva procurato di fare sempre ancora nelle passate.

A questo parlare del legato restò sospeso grandemente il Fuentes, e con pari libertá gli rispose ch’egli voleva pensare molto ben prima a pigliare sopra di sé quelle risoluzioni intiere che da lui si chiedevano. Desiderarsi dal suo re sinceramente la pace, ma con la dovuta riputazione; e quanto piú era giovine il re e nuovo nel possesso di sí gran monarchia tanto piú esser necessario che ne principiasse con riputazione il governo; che a lui stesso non mancavano emuli nella corte di Spagna, e perciò gli bisognava render conto bene prima a se stesso delle proprie sue azioni per doverlo poi rendere tanto meglio ad ogni altro. Fece egli poi alcune proposte al legato, contro alle quali sorsero varie difficoltá che lo fecero rimanere sospeso. E perché le medesime proposte furono di nuovo messe in campo dopo l’arrivo del duca, perciò basterá il riferirne allora il successo per non ripetere soverchiamente piú di una volta una medesima cosa. Questa fu