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libro secondo - capitolo v 195


contro minacciava il rigore proporzionato dove egli trovasse ripugnanza e contrasto.

Quindi il re da Lione si trasferí a Granoble, che è la prima cittá del Delfinato e la piú vicina a Ciambery, che è la prima della Savoia. Erasi di giá il re molto ingrossato di forze, e da tutte le parti del regno la nobiltá naturalmente inclinata all’armi concorreva a trovarlo. Con queste forze egli strinse la terra di Ciambery, la quale per essere debole in se medesima e poco proveduta anco di presidio gli si rese in tre giorni, e poco dopo gli venne in mano il castello parimente poco fortificato e mal proveduto ancor esso. Restavano nella Savoia due passi forti alle due principali sue valli della Tarantasia e della Moriana; e bisognava occupar l’uno e l’altro, per impedire al duca il poter condurre la sua gente di guerra in Savoia. Il passo della Tarantasia era custodito da un forte chiamato Conflans, e quello della Moriana da un altro col nome della Ciarboniera. Voltosi prima il re all’acquisto di Conflans, e preparatevi l’artigliarie, con poca resistenza fu preso il forte: mostrando il governatore una gran viltá, perché egli avrebbe potuto molto piú difendersi. Guadagnato Conflans, il re non diede tempo di maggior speranza al governatore della Ciarboniera: onde assaltò subito quel forte ma gli bisognò starvi sotto ben quindeci giorni, per qualche piú virile resistenza di questo governatore in comparazione di quell’altro. Tale era stata la mossa d’armi, tali i progressi rapidamente fatti dal re di Francia nella guerra da lui fatta contra il duca di Savoia con sí vivo ardore principiata.

In tanto erano gionte a Roma le nuove di questo successo, e benché il papa l’avesse di giá preveduto nondimeno egli restò sommamente afflitto. Parevali che fosse inevitabile ormai questa guerra, e che la cristianitá piú miserabilmente che mai ne dovesse restar consumata, e che tante sue fatiche per la conservazione della pace si potessero di giá reputar come intieramente perdute. Ma giudicando egli dall’altra parte che a misura de’ nuovi pericoli fosse necessario che da lui si applicassero a questo rinascente male tanto piú vigorosi di nuovo