Pagina:Bentivoglio, Guido – Memorie e lettere, 1934 – BEIC 1753078.djvu/158

152 delle memorie


cardinalato, ma ancora per la prerogativa particolare che gli dava il suo regio sangue la sua canizie la sua bontá e la candidezza delle sue azioni. Al medesimo tempo il re fece pur’anche imprigionare l’arcivescovo di Lione prencipe di Francia, soggetto insigne per altre molte sue qualitá riguardevoli, e che era per l’ordine ecclesiastico il principal deputato nell’assemblea. Furono ricevute in essa con sommo orrore queste seconde esecuzioni sí fiere contro persone ecclesiastiche sí eminenti, e queste fecero tanto piú crescere l’orrore della prima contro il duca di Guisa, prencipe di valor singolare, amato incredibilmente e riverito da tutti li cattolici e per commun lor opinione riputato il principal rifugio e sostegno loro.

Dunque, rottasi piú tosto che finitasi l’assemblea, non tardarono molto a sopravenire quegli orribili movimenti per tutto il regno che produssero la lega memorabile de’ cattolici, e che si tirarono ben tosto dietro in sí tragica forma l’atroce e miserabil morte del re medesimo. Dopo lui era chiamato alla successione Enrico quarto re di Navarra come primo prencipe del sangue, ma che per essere capo e fautore degli ugonotti aveva contrari generalmente per tutto il regno i cattolici. Intanto s’era fatta potentissima la lega loro dentro il regno, e di fuori veniva anche favorita con gli aiuti della sede apostolica, ma principalmente con le forze del re di Spagna. Né stava ozioso il duca di Savoia dalla sua parte: anzi valendosi della congiuntura non solamente egli non pensava a restituire il marchesato di Saluzzo, ma spintosi con l’armi nella Provenza faceva in essa altri nuovi progressi, come anco procurava di fargli nel Delfinato e nel Lionese, provincie le piú vicine alla sua propria di Savoia. In tante e sí grandi opposizioni interne ed esterne, mostrava un animo invitto il re di Navarra, ma finalmente egli conobbe che a superarle non vi era altro rimedio che il dichiararsi cattolico, e ciò fu eseguito da lui prima in Francia e poi nella debita forma in faccia del sommo pontefice e del sacro collegio de’ cardinali, che voleva dire sugli occhi di tutta la Chiesa, ricevendone una piena assoluzione apostolica, ed in quel piú solenne modo che poteva