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con frequenza maggiore di concordia ed accompagnato con maggior pienezza d’applauso.

Il Monopoli fu poi creato cardinale come accennai pur di sopra, ed il Tolosa fu fatto prima vescovo di Bovino e poi arcivescovo di Chieti, e mandato nunzio a Turino quasi con universal concetto che avesse a riuscir cardinale anch’egli nella medesima promozione.

Ma tornando al cardinale, partí egli da Fiorenza alli sedici dell’istesso mese di ottobre e s’incaminò verso Bologna. Al partire gli furono presentati dalla regina e dal granduca due bellissimi diamanti in anello, ed egli all’incontro presentò loro varie nobilissime gentilezze di devozione. Su l’atto della partita il granduca col prencipe suo figliuolo accompagnò il cardinale per due miglia di strada, e piú innanzi poi fu accompagnato fino a Pratolino dal duca di Bracciano, da don Giovanni e da don Antonio, che gli fecero vedere quella deliziosa villa del granduca non piú distante che di cinque miglia dalla cittá. Continuò poi don Antonio ad accompagnarlo per tutto il rimanente della Toscana, facendolo per tutto ricevere ed alloggiare nel modo stesso che era seguito al suo venire a Fiorenza, né poi tardò molto a partire la regina condotta per mare sulle galere del papa di Toscana e di Malta, e accompagnata, come accennai, dalla granduchessa e dalla duchessa di Mantova sino a Marsiglia, e l’accompagnarono sin lá parimente il duca di Bracciano, don Giovanni e don Antonio de’ Medici con un grandissimo numero d’altri cavalieri e d’altre qualificate persone.