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libro primo - capitolo ii 9


il quale dopo essersi trovato in Ispagna alla mossa d’armi, che sotto un capitano sí famoso come fu il duca d’Alba aveva fatto il re Filippo secondo, per la devoluzione del Portogallo, s’era trasferito poi a travagliare in Fiandra sotto un altro guerriero pur sí famoso come fu il duca di Parma. Quivi le prime sue militari fatiche si erano impiegate da lui nel memorabile assedio d’Anversa, dopo il quale avendolo il duca di Parma onorato d’una compagnia di lancie e di mano in mano d’altri molto onorevoli impieghi, e il re di un luogo nel consiglio di guerra, spesi alcuni anni in quelle provincie, egli era poi tornato con riputazione molto grande in Ferrara. Morto Alfonso aveva Cesare continuato a servirsi di lui nel medesimo impiego, e l’aveva spedito con l’accennate forze a munir Lugo e il resto di quel confine.

Invitato il pontefice da queste azioni di Cesare, dopo d’aver usato ma indarno le solite ammonizioni, era disceso finalmente al rimedio consueto delle censure, e all’armi spirituali accompagnando le temporali, aveva con incredibile celeritá formato un esercito poderoso per dar con queste il dovuto vigore a quelle. Né da lui si era tralasciato al medesimo tempo d’inviare nunzi straordinari dove egli aveva giudicato esserne piú di bisogno, e specialmente alla corte di Spagna, per la gran parte che avea quel re nelle cose d’Italia, procurando ivi e con tutti gli altri prencipi obbedienti alla Chiesa d’imprimere in loro quei sensi che piú convenivano, e di riverenza verso la sede apostolica e di favore verso questa nuova causa ch’egli con tanta risoluzione aveva preso a difendere. In questa maniera facendo con somma vigilanza e prudenza servire il negozio all’armi, e l’armi al negozio, andava disponendo le cose da tutte le bande per conseguire in tutto quei maggiori vantaggi che in tale occasione da lui si desideravano. Intanto egli aveva fatto muovere da Roma il cardinale Pietro Aldobrandino suo nipote per via di fratello, dopo averlo dichiarato con amplissima autoritá legato dell’esercito, e insieme datagli tutta quella che poteva essere piú necessaria per sí grave e sí importante maneggio. Compone-