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libro primo - capitolo i 7


insieme, che io provava ne’ libri istorici, come se fin da quel tempo nel barlume di quell’etá il natural mio genio mi facesse antivedere l’impiego delle due nunziature che ne’ tempi, che poi seguirono, ebbi occasione di esercitare in Fiandra e in Francia; e come se nell’istesso modo avessi fatto un presagio a me medesimo de’ parti istorici, che dopo le nunziature sono usciti alla publica luce, e l’hanno conseguita mediante il favor divino con sí fortunati applausi, avendo gareggiato, si può dire, tutti li piú celebri teatri d’Europa in qual di loro potessero piú favorevolmente riceversi e approvarsi.

Ma tornando agli accennati miei studi, non poteva essere maggiore la diligenza che io usava né maggiore l’aiuto che io riceveva per fare in essi ogni piú accelerato progresso. La principale applicazione era intorno alle materie legali, perché io desiderava d’uscirne quanto prima col grado solito del dottorato, e di poter subito commutar la stanza di Padova in quella che io doveva poi fare di continuo nella corte di Roma: e poco mi restava ormai per avvicinarmi al fine che io mi era proposto, quando un accidente improviso me ne allontanò per allora, e mi pose in necessitá di trasferirmi con ogni prestezza a Ferrara per alcune gravi occorrenze della mia casa.