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108 delle memorie


Gli altri difetti piú considerabili ne’ quali pecca la sua istoria secondo il giudizio de’ piú eruditi sono in ristretto li seguenti:

Che nel raccontare i successi l’ordine resti da tante digressioni troppo spesso interrotto, e per conseguenza troppo venga a restar confuso.

Che la narrazione ecceda grandemente nelle minuzie e s’avvilisca nel riferirne talvolta alcune che troppo hanno del popolare e del puerile, onde se ne sdegnino le orecchie nobili e gravi delle quali solo il teatro istorico deve esser composto. E per addurne qui un particolare esempio: a qual persona di supercilio anche poco severo non cagiona riso o piú tosto non muove stomaco in leggere quei nomi musicali di ut re mi fa sol la, coi quali scrive lo Strada che si chiamavano certi pezzi di artegliaria? Poteva narrare minuzia piú leggiera e piú bassa ed a cui fusse per maggiormente applaudere la turba o giovanile d’etá o populare d’ingegno? E pur d’altre tali in gran numero si vede per ogni parte communemente soprabbondar di continuo la sua istoria.

Che per la medesima ragione delle frequenti minuzie resti offeso notabilmente il decoro dell’istoria, la quale avendo per oggetto l’insegnare e il dilettare ma in primo luogo il produrre con l’insegnamento la prudenza militare e civile, non può conseguire un tale fine col mezzo de’ racconti bassi minuti e leggieri, e tanto alieni dal suo cosí grave e maestoso instituto.

Che l’autore all’incontro non faccia comparire quanto bisognarebbe alcuni successi militari dei piú importanti, e troppo ne metta in vista poi altri meno considerabili. In quel numero possono entrare specialmente l’assedio di Mons e l’oppugnazione di Harlem sotto il duca d’Alba, e l’assedio di Leiden sotto il commendatore maggiore, e in questo la fazione d’Ostreville e l’assedio di Valenziana sotto la duchessa di Parma, e l’assedio posto a Limburgo dal prencipe suo figliuolo sotto il comando principale di don Giovanni. E pure quelli furono assedi che durarono molti mesi ciascheduno di loro e che si