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terani divisi in vent’otto Colonie; n’ebbe pure una la Città di Trento, ed ecco il secondo innesto di sangue Italico. Era Termeno il termine delle Campagne assegnate alla Colonia di Trento in val d’Adige, e il torrente Finale di quelle nelle Giudicarie. Questi costituirono anche ne’ tempi susseguenti durante il governo degl’Imperatori Romani una parte de’ confini della sua giurisdizione, sotto la quale stava pure la vicina Anaunia; il che si rileva dall’essere stata assegnata alla Tribù Papiria, ch’era quella di Trento; e non incontrandosi nel restante delle Giudicarie al di là della Sarca e del Finale, Paese abitato dagli Stoni avanzo Euganeo attribuito a’ vicini Municipj, che la sola Tribù Fabia, si dee inferire, che quel tratto di valli fosse unito a Brescia, che quella Tribù professava; il che ancor maggiormente prova, che le dette Valli già sin da quel tempo all’Italia appartenessero.

Quando Augusto divisò di soggiogare gl’inquietissimi Reti, i quali a dire degli storici, e del Venosino, armati di scuri risalivano di continuo l’Italia, e la Gallia, e benchè respinti e battuti più volte da Claudio Marcello, da Tiberio Gracco, da Marcio Re, da Munazio Planco, da Publio Sillio, e da altri, che trionfaron di loro in Roma, spogliavano tuttavia gli amici de’ Romani, ordinò egli al suo Legato Marco