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scimento; della promessa fatta a V. S. et del mio debito sovenutomi, tali, quali essi sono, ve gli mando; et tanto piu anchora volentieri a questo tempo; quanto nuovamente ho inteso V. S. havere maritata la sua gentile Nicola, istimandogli non disdicevole dono a cosi fatta stagione, a fine; che poi che io hora per le mie occupationi essere a parte delle vostre feste non posso, essi con V. S. et con la sua cara et valorosa Madonna Angela Borgia et con la sposa favellino et tentionino in mia vece, forse non sanza gli miei molto et da me amati et dal mondo honorati, et di V. S. domestici et famigliari Messer Hercole Strozza et Messer Antonio Tebaldeo. Et averra; che quello, che altri giovani hanno con altre donne tra gli sollazzi daltre nozze ragionato, voi nelle vostre con le vostre damigelle et cortigiani da me, che vostro sono, iscrittivi leggerete. Il che et farete voi peraventura volentieri; si come quella; che vie più vaga d’ornare lanimo delle belle virtu, che di care vestimenta il corpo, quanto più tempo per voi si puo, ponete sempre o leggendo alcuna cosa o scrivendo; forse accio che di quanto con le bellezze del corpo quelle dellaltre donne soprastate, di tanto con queste dell’animo sormontiate le vostre, et siate voi di voi stessa maggiore, amando troppo piu di piacere a voi sola dentro, che a tutti glialtri di fuora (quantunque questo infinitamente sia) non piacete: et io assai buon guiderdone mi terro havere di questa mia giovenile fatica ricevuto, pensando per la qualita delle ragionate cose in questi sermoni che possa essere, che di questo vostro medesimo cosi alto et cosi lodevole disio leggendogli diveniate anchora più vaga. Alla cui buona gratia et merce inchinevolmente mi raccomando.
In Venetia. il di primo d’Agosto. M.DIIII.