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Pietro Bembo - Rime

XXXVIII.

L’alta cagion, che da principio diede
a le cose create ordine e stato,
dispose ch’io v’amassi e dielmi in fato,
per far di sé col mondo exempio e fede.4

Che sì come virtù da lei procede,
che ‘l tempra e regge, e come è sol beato
a cui per grazia il contemplarla è dato,
et essa è d’ogni affanno ampia mercede,8

così ‘l sostegno mio da voi mi vene
od in atti cortesi od in parole,
e sol felice son, quand’io vi miro.11

Né maggior guiderdon de le mie pene
posso aver di voi stessa, ond’io mi giro
pur sempre a voi, come elitropio al sole.14

XXXIX.

Verdeggi a l’Appennin la fronte e ‘l petto
d’odorate felici arabe fronde,
corra latte il Metauro e le sue sponde
copran smeraldi e rena d’oro il letto.4

Al desiato novo parto eletto
de la lor donna, a cui foran seconde
quante prime fur mai, la terra e l’onde
si mostrin nel più vago e lieto aspetto.8

Taccian per l’aere i venti, e caldo o gelo,
come pria, no ‘l distempre, e tutti i lumi,
che portan pace a noi, raccenda il cielo.11


Letteratura italiana Einaudi 24