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Pietro Bembo - Rime |
Né loco mai né ora,
che gli altri amanti sì spesso diparte30
e di vera pietade li depinge,
pò noi un sol momento dipartire;
con tal ingegno Amor, con sì nov’arte
fe’ la catena, che ne lega e stringe.
E quanto in duo si sprezza o si desia,35
è bisogno che sia
sprezzato e desiato parimente;
ché l’un per l’altro a se stesso consente.
Così si prova in questa frale vita
gioia infinita senza alcun martire.40
XXVI.
De la gran quercia, che ‘l bel Tebro adombra,
esce un ramo, et ha tanto i cieli amici,
che gli onorati sette colli aprici
e tutto ‘l fiume di vaghezza ingombra.4
Questi m’è tal, che pur la sua dolce ombra
far pote i giorni miei lieti e felici,
et ha sì nel mio cor le sue radici,
che né forza né tempo indi lo sgombra.8
Pianta gentil, ne le cui sacre fronde
s’annida la mia speme e i miei desiri,
te non offenda mai caldo né gelo,11
e tanto umor ti dian la terra e l’onde
e l’aura intorno sì soave spiri,
che t’ergan sovr’ogni altra infino al cielo.14
Letteratura italiana Einaudi 16 |