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Pietro Bembo - Rime |
crespo dorato crin, che fai sì vaga
l’altrui bellezza e ‘l mio foco maggiore,4
e voi, man preste a distenermi ‘l core
e più profonda far la mortal piaga,
se del vedervi sol l’alma s’appaga,
perché sì rado vi mostrate fore?8
– Non ti doler di noi, che ne convene
seguir le voglie de la donna nostra:
di’ questo a lei, che ‘n tal guisa ne tene –.11
– Pur potess’io; ma con la vista vostra
m’abbaglia sì, ch’a forza le mie pene
oblio tutte, ov’ella mi si mostra –.14
XIV.
Porto, se ‘l valor vostro arme e perigli
guerreggiando piegâr né mica unquanco,
e Marte v’ha tra’ suoi più cari figli,
difendervi d’Amor non potrete anco.4
Non val, perch’uom di ferro il petto e ‘l fianco
si copra, e spada in mano o lancia pigli,
con lui, che spesso Giove e tutto stanco
ha ‘l ciel, non ch’ei qua giù turbe e scompigli.8
Più gioverà mostrarvi umile e piano
e volontariamente preso andarne,
com’ho fatt’io, che contrastar invano.11
Anzi pregate, poi ch’egli ha in sua mano
nostra vita, né pote altro salvarne,
vi doni a cor non da pietà lontano.14
Letteratura italiana Einaudi 8 |