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Pietro Bembo - Rime

che torvi il regno? e questo assai più vale:
e voi lo vi togliete, e non vi cale.

49.

Ond’io vi do sano e fedel consiglio:
non vi torca dal ver falsa vaghezza:
se non si coglie, come rosa o giglio,
cade da sé la vostra alma bellezza;
ven poi, canuta il crin, severa il ciglio,
la faticosa e debile vecchiezza,
e vi dimostra per acerba prova,
che ‘l pentirsi da sezzo nulla giova.

50.

Ancor direi; ma temo, non tal volta
vi gravi il lungo udire; oltra ch’io vedo
questa selva d’Amor farsi più folta,
quant’io parlando più sfrondar la credo.
Dunque vostra mercé, che sempre è molta,
darete agli oratori omai congedo.
L’altro, ch’a dir rimane, essi diranno,
quando la lingua vostra appresa aranno.


Letteratura italiana Einaudi 125