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Pietro Bembo - Rime

e di bellezza pareggiar il sole,
giacendo poi nel letto fredde e sole?

43.

Ma che non giova aver fedeli amanti,
e con loro partire ogni pensero,
i desir, le paure, i risi, i pianti,
e l’ira e la speranza, e ‘l falso e ‘l vero;
et or con opre care, or con sembianti
il grave de la vita far leggero,
e sé, di rozze in atto e ‘n pensier vili,
sovra l’uso mondan scorte e gentili?

44.

Quanto esser vi dee caro un uom, che brami
la vostra molto piú che la sua gioia?
Ch’altro che ‘l nome vostro unqua non chiami?
Che sol pensando in voi tempri ogni noia?
Che più che ‘l mondo in un vi tema et ami?
Che spesso in voi si viva, in sé si moia?
Che le vostre tranquille e pure luci
del suo corso mortal segua per duci?

45.

O quanto è dolce, perch’Amor la stringa,
talor sentirsi un’alma venir meno;
saper come duo volti un sol depinga
color, come due voglie regga un freno,
come un bel ghiaccio ad arder si constringa,
come un torbido ciel torni sereno,


Letteratura italiana Einaudi 123