Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
Pietro Bembo - Rime |
non mi riten quel regno a questo tempo,
tutto il mi vedrò tôrre in picciol tempo.
10.
Però vorrei ch’andaste a quelle, fere
solo ver me, là ov’elle fan soggiorno,
e le traeste a le mie dolci schiere,
prima che faccia notte, ov’ora è giorno,
rotti gli schermi, ond’elle vanno altere
e mille volte a me fer danno e scorno;
dando lor a veder, quanto s’inganni
chi non mi dona il fior de’ suoi verdi anni.
11.
Accingetevi dunque a l’alta impresa:
io v’agevolerò la lunga via.
Non vi sarà la terra al gir contesa,
ché infino a lor per tutto ho signoria.
E perché ‘l mar non possa farvi offesa,
lo varcherete ne la conca mia;
o prendete i miei cigni e ‘l mio figliuolo,
che regga il carro, e sì ven’gite a volo –.
12.
Così detto disparve, e le sue chiome
spirâr nel suo sparir soavi odori,
e tutto il ciel, cantando il suo bel nome,
sparser di rose i pargoletti amori.
Strinsersi intanto i sacerdoti, e come
fu ‘l sol de l’Oceàno Indico fuori,
Letteratura italiana Einaudi 109 |