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Pietro Bembo - Rime

ma tal là su facesse opra, che ‘l cielo
la sforzasse a tornar nel suo bel velo:
perché non fosse uom poi così beato,
con ch’io cangiassi il mio gioioso stato.80

Se tu stessa, canzone,
di quel vedermi lieto mai non credi,
che più vo desiando, a pianger riedi,
e di’, del pianto molle, ovunque arrive:
Madonna e morta, e quel misero vive.85

CLXIII.

O Sol, di cui questo bel sole è raggio.
Sol, per lo qual visibilmente splendi,
se sovra l’opre tue qua giù ti stendi,
riluci a me, che speme altra non aggio.4

Da l’alma, ch’a te fa verace omaggio
dopo tanti e sì gravi suoi dispendi,
sgombra l’antiche nebbie e tal la rendi,
che più dal mondo non riceva oltraggio.8

Omai la scorga il tuo celeste lume,
e se già mortal fiamma e poca l’arse,
a l’eterna et immensa or si consume11

tanto, che le sue colpe in caldo fiume
di pianto lavi e, monda, da levarse
e rivolar a te vesta le piume.14

CLXIV.

Se già ne l’età mia più verde e calda
offesi te ben mille e mille volte,


Letteratura italiana Einaudi 106