il punto variabile della seconda conica, conica che può anch’essa essere una qualunque, fra le circoscritte, per la presenza delle nuove costanti A, B, C.
L’equazione
esprime manifestamente la condizione perchè la tangente della prima conica passi per il punto della seconda. In virtù di quest’equazione ad ogni valore di corrispondono due valori di , individuanti i punti d’intersezione della retta colla conica circoscritta, e, reciprocamente, ad ogni valore di corrispondono due valori di , individuanti le due tangenti che dal punto si possono condurre alla conica inscritta. Ciò posto consideriamo l’equazione
dove k è una costante arbitraria e x un nuovo parametro. Designando con , , le tre radici, che per ora supponiamo diseguali, di quest’equazione, sostituendole nell’equazione medesima, ed eliminando k colla sottrazione, si ottengono tre equazioni del tipo
delle quali una qualunque è conseguenza necessaria delle altre due. Queste equazioni esprimono proprietà delle terne di radici , , indipendenti da ogni valore particolare di k. Dando a k tutti i valori possibili, si ha una serie infinita di terne formate di valori generalmente distinti, e nelle quali una qualunque delle radici, per esempio x_1, può prendere ogni valore possibile: infatti ponendo nell’equazione (4) si ottiene sempre per k un valore individuato. Ma, fissata , le altre due radici associate , e , restano determinate dall’equazione di 2° grado in x