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il punto variabile della seconda conica, conica che può anch’essa essere una qualunque, fra le circoscritte, per la presenza delle nuove costanti A, B, C.

L’equazione

(3) .


esprime manifestamente la condizione perchè la tangente della prima conica passi per il punto della seconda. In virtù di quest’equazione ad ogni valore di corrispondono due valori di , individuanti i punti d’intersezione della retta colla conica circoscritta, e, reciprocamente, ad ogni valore di corrispondono due valori di , individuanti le due tangenti che dal punto si possono condurre alla conica inscritta. Ciò posto consideriamo l’equazione

(4) ,


dove k è una costante arbitraria e x un nuovo parametro. Designando con , , le tre radici, che per ora supponiamo diseguali, di quest’equazione, sostituendole nell’equazione medesima, ed eliminando k colla sottrazione, si ottengono tre equazioni del tipo

(5)


delle quali una qualunque è conseguenza necessaria delle altre due. Queste equazioni esprimono proprietà delle terne di radici , , indipendenti da ogni valore particolare di k. Dando a k tutti i valori possibili, si ha una serie infinita di terne formate di valori generalmente distinti, e nelle quali una qualunque delle radici, per esempio x_1, può prendere ogni valore possibile: infatti ponendo nell’equazione (4) si ottiene sempre per k un valore individuato. Ma, fissata , le altre due radici associate , e , restano determinate dall’equazione di 2° grado in x

(5)’ .