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di K. , K. , Kz è facile ricavarne le seguenti equazioni : 31

dbi

dci

-

dy

-

dar

d%

a , Kr +

dci

6 , Kli + b , K ,i +

da

dz

, K 21,1 +0, K3i ,

aberleri

Ki ,

dai

db do

= c, K , + c, Kg + C, K ,

dy

le quali, derivate ordinatamente rispetto ad x , y , ze sommate , >

danno , con riguardo alle (2) ,

+

d Rei ds ,

d Kai

dkg , +

ds,

ds , S

= K. ( K 23,: – K32) + Kg21 ( K 31,, – K.) + Ksi ( K , - K 91,, ). Facendo i = 1,2, 3 si hanno così tre relazioni. Ma queste non sono effettivamente che combinazioni delle già trovate. Per esempio, l'e quazione che risulta dal fare i = 1 si ottiene ancora prendendo la differenza delle due equazioni (9) corrispondenti alle ipotesi ( i 1, -

1 = 2 ) , ( i = 3,1== 3 ).

Le precedenti considerazioni comprendono , come caso particolare, la teoria dei sistemi tripli di superficie ortogonali. Infatti se si sup pone che le rette 1 , 2 , 3 siano le normali nel punto ( oyz ) alle tre superficie S , S ,, S, di un tal sistema, bisogna porre >

3

K

= 0,

K

22

K ,, == 0 ; -

= 0,

( 10 )

e, reciprocamente , se queste equazioni sono identicamente soddisfatte, >

le tre equazioni differenziali ar doc + ba dy + Cidx = 0

( i = 1,2,3)

sono integrabili, epperd esiste un sistema triplo di superficie orto gonali le cui normali nel punto ( x , y , z ) sono le rette 1 , 2 , 3. Ora le condizioni (10) traggono necessariamente con sè queste altre O

Wu = 0 ,

022

=0,

Was

6

= 0,

( 10) '

le quali esprimono che mentre il punto ( , y , z ) si sposta lungo l'intersezione di due delle superficie , ossia secondo la direzione della

normale alla terza , l'asse della rotazione istantanea della terna for mata dalle tre normali riesce perpendicolare alla direzione della tras